Irrigatore 2 - Antonia Sainz
La mora ceca Antonia Sainz è nel suo bagno, a piedi nudi e avvolta in un asciugamano. Apre un nuovo gadget -" un irrigatore dentale" - e lo prova contro i denti e poi le braccia. Godendosi la sensazione sulla sua pelle, ride tra sé e sé e lascia cadere l'asciugamano per rivelare seni grandi e naturali, poi punta l'irrigatore ai suoi capezzoli. La telecamera si sposta verso il basso per rivelare che indossa mutandine di pizzo rosso senza spalline e senza cavallo. Le sue labbra da figa rasate fanno il broncio dalla spaccatura e, arrapata ma leggermente apprensiva, spruzza acqua contro di loro. Questo ha l'effetto desiderato, ma presto mette da parte l'irrigatore. Seduta sul bordo della vasca, con le gambe divaricate, fa scattare i lati infradito delle mutandine contro i fianchi e stringe forte il cavallo spaccato su entrambi i lati dello strappo, poi si infila nella fessura mentre le dita curate le accarezzano le labbra. Il suo rosa trasuda acqua e punta l'irrigatore direttamente sul clitoride, il corpo va in spasmo a ogni scoppio. Muovendosi sensualmente e ostentando il suo sedere arrotondato, si toglie le mutandine e si sdraia sul pavimento, allargando le cosce mentre spruzza d'acqua la sua fessura. Il suo clitoride si contrae e geme di piacere, poi passa ancora una volta a usare le dita, affondandone due all'interno, fino alle nocche. La sua mano libera le vaga sul seno e sulla pancia, e la striscia di capelli sopra la sua fessura. Poi si gira su un fianco e allunga la mano all'indietro per infilarsi un dito nel buco del culo. Doppiamente penetrata dalle sue stesse dita, si contorce contro il pavimento di piastrelle, ansimando e piagnucolando mentre raggiunge l'orgasmo, i suoi grandi seni tremano mentre sborra. Stende il suo rosa in uno splendido primo piano, per mostrare quanto è bagnata mentre si gode la sua beatitudine post-orgasmica. Poi, dopo essersi guardata allo specchio con un sorriso soddisfatto, rimette al sicuro l'irrigatore nella sua scatola e gli manda un bacio di apprezzamento prima di lasciare la stanza.