Paraocchi - Daiga

In una stanza sotterranea, la perversa Daiga è a quattro zampe in una gabbia. Indossando una benda di pelle e un abito pretagliato rivelatore in finta pelle di serpente nera lucida, striscia sul pavimento -" un enorme materasso -" poi si inginocchia, aggrappandosi alle barre di metallo. Il suo viso è carino, con labbra carnose e un discreto piercing al naso, e i suoi lunghi capelli sono neri corvini. Ha un corpo sinuoso, con seni grandi e vivaci, un ombelico forato e cosce sode. Si toglie il vestito e si strofina i seni contro le sbarre mentre infila una mano nelle mutandine di pizzo nero, poi si sdraia e si toglie anche quelle, per esporre una figa appena rasata. Le sue dita curate si mettono immediatamente al lavoro, scaldando la sua fessura e sondando l'interno mentre la sua mano libera le accarezza le tette piene. Il suo respiro si fa più profondo, punteggiato da sospiri e gemiti, e lei solleva il sedere dal materasso. Poi, si toglie la benda - i suoi occhi sono verdi e accentuati da un trucco nero fumoso. Rotolandosi, si allunga all'indietro per friggersi da una nuova angolazione, allargando il rosa mentre lo tocca ritmicamente. Solleva una gamba in aria, le dita dei piedi puntate e il corpo dondolante mentre si avvicina all'orgasmo, il piacere scritto su tutto il viso. I suoi gemiti diventano più forti e lei sborra forte, poi, mentre si spalma i suoi succhi lisci sull'inguine, la fotocamera cattura ogni dettaglio in un primo piano nitido. Mentre torna a terra, guarda nell'obiettivo prima che ci venga offerto uno scatto d'addio di lei che accarezza i suoi grandi seni mozzafiato, bendata ancora una volta.