Il mio tocco - Elza A

La scena è una spoglia stanza sotterranea, dominata da un dispositivo di bondage feticistico dall'aspetto sinistro: una cornice con manette per collo e polsi. Entra Elza A, vestita con un miniabito rivelatore in rete e pizzo, giarrettiera senza cavallo e colletto in pelle, e con un flogger in pelle. È snella ma sinuosa con un elegante caschetto bruno scuro. Come anteprima, si inginocchia sul sedile imbottito del dispositivo e trascina il frustino sul suo corpo, schiaffeggiandosi delicatamente il sedere. Poi si siede, le gambe divaricate e si accarezza le code sulle tette di medie dimensioni, sul collo e sulla figa nuda e rasata. Si stuzzica la fessura con un paio di dita, poi le immerge all'interno, gemendo mentre le muove dentro e fuori. Si sfila la parte superiore del vestito in modo da poter accarezzare i suoi bei seni, poi se lo toglie completamente e si alza, con un piede sul sedile, per ricominciare a masturbarsi. La fotocamera cattura ogni angolo erotico, dai primi piani della figa, delle tette e del colletto attorcigliato di Elza, alle viste dal basso con enfasi sulle sue lunghe gambe, oltre a scatti a figura intera del suo splendido corpo. Mentre si china, allungando la mano all'indietro per toccarsi da dietro, si avvicina a sborrare, ma non è fino a quando non si siede ancora una volta, martellando le dita dentro e fuori, che finalmente si porta oltre l'orlo, urlando di piacere mentre sbatte forte. La fotocamera si inserisce mentre accarezza e distende il suo strappo, arrossato e gonfio dal suo intenso orgasmo - poi, con un ultimo sguardo beato nella fotocamera dalla bella Elza, l'immagine sfuma e svanisce