Miseria incatenata

La trentacinquenne Elizabeth è tornata e inizia la sua giornata con un'imbracatura pettorale legata sul petto che accentua le sue fantastiche tette. Viene riempita di domande su varie cose come il bondage e i suoi fidanzati, più le sue simpatie e antipatie. Le chiedo della sua situazione e le faccio dire come si sente per lei. Tra una risposta e l'altra riceve un frustino e un bastone usato sul culo. Come ricompensa uso l'Eroscillatore sul suo clitoride. Questa certamente sembrava essere un'esperienza dolorosa per lei. Mi aveva già detto che non le piacciono troppo i vibratori a causa dell'intensità. E ne stavo mettendo uno molto intenso proprio sul suo clitoride. Era una provocazione, te lo dico io. Ogni muscolo era in uso. Poi all'improvviso ha urlato ... per favore!...Cazzo!!... È livida di bisogno. La sua figa è davvero matura ora. Sta ancora urlando. Parole maledette stanno uscendo anche da lei... un'angoscia ancora più maledetta e dolorosa le sta inondando il viso. Quando rimossi il vibratore fu come se fosse appena spuntata da sott' acqua dopo essere stata sommersa per ben oltre la sua capacità polmonare. Afferrando la pagaia, iniziai a sculacciarle forte le chiappe. Abbastanza forte da farla urlare di dolore. Mi stesi su di lei. Non mi era chiaro cosa fosse peggio per lei, il gioco dell'impatto o la vibrazione sul clitoride. Con Elizabeth ancora legata, mi ha chiamato fottuto bastardo. Vorrei che potessi sentirla urlare. Alla fine le dico che va bene avere il suo orgasmo. E quando lo fa si trasforma in una massa tremante di carne. Le sue mani ora sono pugni, la sua fronte è corrugata e ha urlato tutto. Le ho detto di toglierle quell' orgasmo sporco. Alla fine dovetti solo metterle un bavaglio in bocca. Poi l'ho fustigata. La fustigai finché non urlò di nuovo di dolore. Come ricompensa ottenne l'Hitach sulla sua fica. Quindi si alternava tra l'avere un terribile dolore nella sua fica e il voler venire così tanto che era disposta a implorarmi per questo. Una volta che ebbe eliminato quegli orgasmi sporchi, la lasciai lì nella sua cravatta con lo stimolatore vaginale che le scioccava la figa... anello imbavagliato e oggettivato. Poi la capovolsi, le toccai il petto e le feci delle mollette sui capezzoli. Rimisi l'Hitachi sulla sua scatola. Non ci volle molto prima che si lasciasse sfuggire un altro orgasmo senza permesso. Nessun autocontrollo su questa ragazza. Le ho fatto chiedere di andare a prendere quel cazzo di bastone. Mi ha fatto sapere che era il più grande capanno per dildo che avesse mai avuto nella sua fica. La prossima per Elizabeth era un'aquila in piedi. Tirai fuori l'Hitachi e glielo misi proprio sul clitoride. E una volta che Hitachi l'aveva preparata a farle saltare le palle, le ho chiesto di chiedermi di frustarle le tette. Sembrava che facesse male. Passando alla pagaia ora mi sdraio nel suo culo. Mi faceva male guardarla. La sentivo chiamarmi parolacce. Poi le fustigai la figa. Torturai la sua fica con due vibratori diversi prima di tornare dal fustigatore. Mi spostai dalle sue tette al suo culo e viceversa. Fustigando ogni area duramente e velocemente per poi passare alla successiva. La teneva in uno stato di estrema agitazione. Così male che iniziò a piangere. Poi Elizabeth era seduta in una posizione yoga e indossava una cravatta al seno. Si sente che ci racconta come si sente la sua schiavitù in quel momento. Attacco la sua figa con i vibratori. Ora è al punto in cui non è in grado di avere un orgasmo. Ma attacco la sua fica in ogni modo.